venerdì 22 aprile 2011

Thor al cinema dal 27 Aprile



Primogenito del potente Odino, Thor, è destinato a salire al trono di Asgard ma il suo ardente desiderio di affermarsi in battaglia lo spinge ad un'azione avventata che, non fosse per l'intervento salvifico del padre, rischia di mettere a repentaglio la pace e la sicurezza del suo regno. Rammaricato per la delusione procuratagli dall'inadeguatezza del figlio Odino decide di scagliarlo sulla Terra, privato dei suoi poteri e impossibilitato ad usare Mjolnir, il suo micidiale maglio. Almeno fino a che non sarà in grado di usarlo con giudizio.

Caduto nel nostro mondo il dio Thor si imbatte in un gruppo di ricercatori che indagano i curiosi eventi atmosferici che hanno luogo nel New Mexico e in particolare in un'astrofisica dal sorriso facile. Intanto nel regno di Asgard il fratello Loki approfitta di un malessere del padre per salire al trono.

Atteso con la curiosità che merita l'ingresso nel mondo delle pellicole commerciali e fracassone di un regista e attore noto al cinema per i suoi adattamenti shakespeariani, Kenneth Branagh conferma l'idea che pubblico (e probabilmente produzione) avevano di lui. Il suo Thor attinge a piene mani da diverse mitologie shakespeariane, dalla lotta per la successione, agli intrighi di palazzo, dall'uccisione del regnante da parte di un familiare fino all'amore proibito tra due amanti appartenenti a mondi separati. Come previsto il regista si muove con agilità, ma quando l'epica delle relazioni nel mondo dei nobili deve necessariamente tramutarsi in grande epica d'azione, il film mostra tutte le sue debolezze.
Se infatti nel mondo di Asgard il mito trova, sebbene a fatica, una dimensione propria, sulla Terra il film funziona molto meno, incastrato com'è in un New Mexico dal sapore anni '50 che calza male l'occasione. A questo si aggiunga che l'alchimia tra il gigantesco (e solo per questo azzeccato) Chris Hemsworth e la minuta scienziata Natalie Portman, interessante proprio per la lontananza fisica, sulla pellicola non si realizza mai del tutto e il loro rapporto è trattato con sbrigativa banalità, per andare a concentrarsi il prima possibile sulla rapida frustrazione del desiderio d'unione dei due.

Di contro la parte più favorita, quella d'azione fantascientifica, è messa in piedi con uno stile che ricorda i film anni ‘90 sul genere, con un uso straniante dei costumi e delle inquadrature che appare in contraddizione con l’esigenza di grande epica d'azione. In questo modo alla fine, il desiderio di un cinema in grado di unire alto e commerciale, classico e moderno, teatrale e computer grafica si infrange proprio sul terreno più determinante, quello epico.

di Stefano Scipioni

martedì 19 aprile 2011

Scream: ecco il quarto episodio dopo 10 anni


E’ tornato Scream, ed anche lo stesso Wes Craven dietro la cinepresa. La serie originariamente doveva costituire una trilogia, ma dopo quasi ben nove anni i produttori hanno pensato di avviare la produzione di una nuova trilogia. Nel cast figurano tre degli attori già apparsi nei film precedenti: Neve Campbell, David Arquette e Courtney Cox.

Dopo oltre dieci anni dagli omicidi avvenuti a Hollywood, Sidney Prescott è diventata un'autrice di manuali di auto-aiuto e per pubblicizzare il suo ultimo libro, Fuori dall'oscurità, compie un tour promozionale, la cui ultima tappa la riporta alla città natale Woodsboro. Con il ritorno di Sidney, tornano a Woodsboro anche gli efferati omicidi di Ghostface, che dopo oltre un decennio sconvolgono nuovamente la tranquilla cittadina californiana. Dopo l’omicidio di due liceali, lo sceriffo locale Linus avvia le indagini per la caccia al nuovo serial killer, e da li ricomincia l'incubo di Sidney: ogni persona a lei vicina muore brutalmente assassinata. Come avvenuto all'interno dei primi tre film, anche in Scream 4 vengono citate delle regole utili per sopravvivere, in questa occasione rivolte a quelli di nuova generazione: mentre nei film originali per sopravvivere era necessario non fare sesso, ora anche le vergini possono morire.

L'inaspettato è il nuovo cliché, con gli omicidi che diventano più estremi. Inoltre, il remake va oltre l'originale e si adatta alle novità: l'assassino filma i suoi omicidi per pubblicarli online. Scream 4,infatti, più che un sequel, si propone come un remake del primo film della saga: una versione aggiornata all'epoca di internet e dei suoi social network. A undici anni di distanza dall'uscita dell'ultimo episodio, nonostante il rischio di cadere nella ripetitività, il film riesce ad offrire divertimento e suspense, sbeffeggiando tutti gli horror usciti negli ultimi anni e seguendo uno schema narrativo ed estetico che coinvolge attivamente lo spettatore, che non deve essere necessariamente fan della saga.

Wes Craven ha spiegato che, una volta deciso di produrre un nuovo sequel, bisognava tornare con qualcosa per cui ne valesse la pena, che fosse all'altezza della trilogia originaria, sottolineando gli elevati standard imposti da quest'ultima. Secondo Craven, infatti, Scream 4 si rivolge sia ad una nuova generazione di fan che a tutti coloro che hanno già visto i primi tre film e tutti gli altri horror usciti nel corso del successivo decennio.


di Stefano Scipioni

mercoledì 13 aprile 2011

Dov'è finito il vero Dylan Dog?


E' arrivato da poco nelle sale cinematografiche il film diretto da Kevin Monroe: "Dylan Dog"; interpretato da un affascinante Brandon Routh. La pellicola ispirata all'omonimo fumetto del 1986 di Tiziano Sclavi; si basa sulla storia di un giovane "indagatore dell'incubo" appunto Dylan Dog; che ha il compito di far rimanere integro l'equilibrio tra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti.

La trama è ambientata a New Orleans, dove il famoso indagatore, dopo la scomparsa della sua amata decide di non dedicarsi più al mondo dei vampiri e dei licantropi. Tuttavia dopo l'uccisione misteriosa di un uomo e la trasformazione del suo assistente in zombie, Dylan decide di ritornare in azione. Insomma dopo ben venti anni di attesa, sceneggiature e preoccupazioni per un remake americano di un personaggio tutto Europeo, Hollywood lancia sulla scena il tanto attesissimo film.

Ciononostante sono parecchie se non troppe le differenze che emergono tra il film ed il fumetto. Ad esempio: la storia è ambientata a New Orleans non a Londra, manca il simpatico amico di Dylan, Groucho, il maggiolone bianco, l'ispettore Bloch, Morgana e alcuni altri particolari che hanno reso Dylan Dog negli anni unico ed irripetibile. Mancano perciò tutti dettagli essenziali che farebbero infuriare qualsiasi appassionato del comic del caro Tiziano Sclavi.

Il registra tuttavia dimostra in alcune scene di omaggiare il fumetto con battute come :" Il quinto senso e mezzo" e " Giuda ballerino". Ma una domanda agli amanti di questo comic sorge spontanea:" Dov'è finito il vero Dylan Dog ideato dalla penna di Tiziano Sclavi?"

di Camilla Lombardozzi

giovedì 7 aprile 2011

Schwarzenegger torna sulle scene


Dopo tante attese e l’ annuncio del nuovo progetto animato intitolato “The Governator“, l’ ex governatore della California Arnold Schwarzenegger tornerà ufficialmente (o quasi, visto che manca una vera e propria conferma) sul set di un progetto cinematografico. Sarebbe il suo primo ruolo in un action movie da quando l’attore austriaco ha terminato il suo mandato da governatore della California a inizio anno. La pellicola scelta si intitola “Last Stand“, ed è l’ opera a cui sta lavorando in queste ore il regista coreano Jee-woon

Kim. Schwarzy in realtà non è stata una prima scelta, ma è andato a sostituire Liam Neeson, che inizialmente avrebbe dovuto interpretare la parte di uno sceriffo, ma che in un secondo momento ha rinunciato, forse troppo pressato dai molti impegni che lo aspettano come “Wrath Of The Titans” e il sequel ancora senza nome di “Io Vi Troverò”.

La storia di “Last Stand” ruota intorno all’ avventura del leader di un cartello della droga, che dopo essere scappato dal tribunale in cui stava per essere giudicato, ruba un auto e si dirige verso il confine messicano. Lo sceriffo quindi, aiutato da un team di poliziotti inesperti, dovrà riuscire nella missione di fermare il fuggitivo.

Una storia che viene descritta come un mix tra “Fuori in Sessanta Secondi” e “Mezzogiorno di Fuoco“, e che riporterebbe quindi l’ attore austriaco nel classico ruolo che l’ ha reso famoso, il duro tutto muscoli pronto a morire pur di portare a termine la sua missione. Rimane comunque il dubbio sulla veridicità della notizia, visto che l’ agente dell’ ex Terminator non ha ancora comunicato nulla riguardo tutto ciò.

di Stefano Scipioni